Da Chiang Mai
Chiang Mai è una grande città thailandese considerata la capitale mondiale dei Nomadi Digitali.
E’ bella, moderna, economica, fa caldo, internet è veloce e così via.
Un paio di mesi fa stavo girando il nord in motorino e sono finito proprio a Chiang Mai a mangiare la pizza con alcuni nomadi digitali italiani.
Uno di loro, Marco (che poi è la persona che mi ha convinto di lanciare Host-Training), mi ha fatto notare come sia difficile trovare online degli alloggi per un mese o più.
Devono sempre arrivare in una città, piazzarsi in un hotel, guest house o appartamento per alcuni giorni e poi mettersi a cercare un alloggio per qualche mese.
Questo perché la stragrande maggioranza degli annunci di Airbnb non sono pronti per questo tipo di prenotazioni, sono poco precisi per cui devi fare mille domande, hanno prezzi mensili assurdi, spesso il limite è di 30 notti e quasi sempre manca uno spazio comodo per lavorare.
Un gruppo Facebook di Nomadi Digitali aveva lanciato una proposta di un sito per prenotazioni di alloggi dedicati a riprova della forte necessità.
La mia esperienza personale conferma il problema.
A Bali, per esempio, sono sempre dovuto andare in Guest House una settimana e mettermi a girare l’isola alla ricerca di cartelli “House for Rent”, suonare campanelli se c’erano, chiedere mille cose, scoprire che internet ci sarà “tomorrow” che in balinese vuol dire “quando la montagna sacra Agung sputerà fuoco e fiamme cioè ogni mille anni e l’ultima volta è stato nel 1963” e così via.
Speravo che Airbnb avesse risolto il problema ma per ora non l’ha fatto.
Anzi, Airbnb l’ha fatto ma gli annunci non si sono adeguati.
A Venezia
Nel frattempo ho cominciato a notare un aumento di prenotazioni lunghe a Venezia.
Una ragazza di Tallinn che mi fa un Instant Booking per 81 giorni da Gennaio a fine Marzo, una signora inglese che sbatte sul tavolo virtuale 12.000 € per poco più di 5 mesi a San Marco e altre cose del genere.
Dopo 8 “mumble mumble” e 3 grattate di mento ho pensato che forse c’era un’opportunità.
Sono un po’ duro, ma alla fine ci arrivo anch’io.
Ho provato così a proporre a un proprietario illuminato che ha un appartamento con già una sedia da ufficio di fare dei prezzi mensili e acquistare una serie di oggetti (che vedremo più avanti).
Mi ha ascoltato (per quello dico illuminato), cosa rarissima in un mondo di proprietari che in genere sanno già tutto, hanno i loro appartamenti in Airbnb che di per sé è un monumento ai cambiamenti che la tecnologia può portare ma credono che nulla cambierà, mai più.
Oggi, per la maggior parte delle persone, siamo al pinnacolo dello sviluppo umano e tecnologico e i cambiamenti sono finiti Domenica scorsa.
Da Lunedì mattina non è cambiato nulla e nulla succederà in futuro.
E quindi meglio non ascoltarlo Luca con le sue idee futuristiche.
– “Il futuro non mi piace, non lo conosco. Lasciami qui tranquillo che sto così bene con i miei turisti, ormai ci ho preso l’abitudine, non ho più energie per altre rivoluzioni”.
Vabbè, mi scuso per lo sfogo, rompo sempre con questa storia.
Nel frattempo ho modificato l’annuncio di Airbnb chiarendo che l’appartamento è adatto ai Nomadi Digitali, che sono benvenuti e ho messo dei prezzi mensili interessanti (approfondiremo anche questo).
Il giorno dopo mi arriva una prenotazione per tutto Aprile da una signora russa estasiata per l’annuncio e, dice “soprattutto il prezzo”.
Il bello è che il prezzo non era basso: rispetto gli incassi dell’aprile 2016 con i turisti e tolte le spese di check-in, c’è stato un incremento del guadagno.
“Ok”, mi dico “forse ho trovato qualcosa di veramente interessante”.
E dopo poco meno di una settimana mi arriva un’altra prenotazione, questa volta per due mesi.
“Ok”, mi dico “ho davvero trovato qualcosa di veramente interessante”.