Continuo il discorso dell’altro giorno, quello della fine del ciclo:
Ormai tutti si sono buttati nell’affitto turistico e si iniziano a sentire discorsi da mercato maturo del tipo “cavoli, all’inizio sì che si facevano soldi. Eravamo in pochi, sempre pieni a ottimi prezzi”.
Ciò nonostante questo mercato è ancora in crescita e lo sarà probabilmente per molto tempo.
Ci saranno sempre più persone che scelgono l’appartamento rispetto all’Hotel e sempre più persone che metteranno a disposizione i propri alloggi come alternativa alla locazione residenziale.
Anzi, ad allontanarsi da chi gli appartamenti li gestisce da un po’ di tempo e ha il polso della situazione sembra che la corsa all’oro sia appena iniziata.
Il fatto è che sembra esserci un eccesso di offerta (appartamenti), almeno in Italia, e di conseguenza è tutto più difficile rispetto a prima.
Anche per questo credo che il mio corso possa essere utile: permette a chi entra adesso di farlo nel modo giusto e non come se fossimo ancora nel 2012.
Ma questo non risolve il problema di chi inizia a vedere segnali che sembrano dire che non ne vale più la pena.
Qualcuno ricorderà i primi tempi, quando bastava buttare online un annuncio con tre foto sfuocate, sbattere lì gli asciugamani che prima usava il cane, spazzare per terra per 45 secondi e accogliere i clienti con il sigaro in bocca e i bigodini in testa.
Esagero ovviamente, ma al tempo c‘erano sicuramente meno aspettative da parte degli ospiti.
Una bella differenza rispetto ad adesso che se per caso si intrufola una mosca e decide di andarti a morire sul letto l’attimo stesso in cui hai finito il check-in e hai chiuso la porta lasciando i clienti nel tuo appartamento pulito con grande cura e terrore… rischi di beccarti una recensione negativa che in confronto il 4 in pagella era una passeggiata.
Mica possiamo aggiungere all’infinita lista di cose da fare l’addestramento al suicidio per le mosche o cartelli minuscoli che vedono solo loro con scritto “as a courtesy to the guests may we suggest that you go to die in a hidden area” (traduzione: “come cortesia per gli ospiti vai a morire di nascosto”) come quei cartelli nel cesso degli aerei che ti chiedono di lasciare il lavandino in ordine.
E’ davvero finita?
Secondo me no. E’ finita la super pacchia iniziale quando bastava dare un calcio ai sassi ed uscivano le pepite d’oro grandi come un’uovo d’anatra.
Adesso devi prendere il setaccio, mettere le mani nell’acqua ghiacciata del Klondike river (che dopo 40 anni di ignoranza grazie a Google Maps scopro essere in Canada non negli Stati Uniti!).
Quindi secondo me non è finita, siamo semplicemente in una fase più matura, anche se il grosso rischio è che le piattaforme trasformino (se non l’hanno già fatto) i loro utenti in dipendenti senza diritti, estraendo tutta la ciccia e lasciando loro le briciole.
Ma quello ci pensiamo con Trips, solo che ci vorrà del tempo.
Staremo a vedere.
Intanto bisogna, se possibile, differenziarsi.
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