Coronavirus: Riflessioni Per Host

Tre settimane fa ho cancellato un viaggio di lavoro in Thailandia previsto per Febbraio.
Volevo andarci, ma stavo guardando la progressione del virus e non mi sono fidato.

Ho subito più di qualche commento di scherno, ma vabbè, non mi fanno né caldo né freddo.
La gente è in buona parte ignorante, per scelta, dato che tutto sarebbe online se solo avessero voglia di informarsi.

Altri avranno pensato la stessa cosa ma poi sono andati lo stesso, come quell’inglese che è andato ad una conferenza a Singapore e al ritorno ha infettato amici e familiari.

Adesso in Italia abbiamo un aumento dei contagi e i primi due morti.

Ecco le mie considerazioni sul Coronavirus declinate per il mondo dell’extra alberghiero:


NON FIDARSI CIECAMENTE DELLE ISTITUZIONI

Tre settimane fa ho scritto in Facebook di non fidarsi di dati ufficiali e di giornali.
Le istituzioni cercano equilibrio tra sicurezza e panico: fanno il loro lavoro e non ottimizzano per la chiarezza.
Se non possono dirci la verità o non conviene loro dircela, non ce la dicono.
Da Sempre. Punto.

Hanno minimizzato e adesso ne paghiamo le conseguenze.

Ora, da ben prima che se ne parlasse, seguo la cosa nei media, ufficiali e meno, e ogni tanto spuntano fuori cose che credo sia giusto condividere.
Lo faccio perché credo sia giusto anche se può attirarmi dei problemi o delle critiche.

So che la maggior parte di noi (io compreso) siamo costantemente distratti da eserciti di psicologi assunti dai social media per tenerci “engaged” e monetizzare la nostra attenzione.
È difficile resistere…quei numerini rossi delle notifiche di Facebook sono pura cocaina gratis.
Il risultato è che la nostra attenzione non è rivolta alle cose importanti, ma alle cose che fanno comodo a quei tumori sociali che sono i social.

Non sono un complottista, ma ho poca fiducia nell’autorità in generale.

Sono convinto che ai posti di comando arrivino troppe persone che vogliono comandare.
Spesso psicopatici e narcisisti, raramente idealisti ed illuminati.

La classe politica rispecchia il popolo? No. Ne è una caricatura, in peggio.

Questo speech di Antonopolous lo spiega molto bene.
Non c’entra molto ma secondo me è la presentazione che ha fatto partire i prossimi trent’anni. Roba da “I’ve got a dream” e “Ich Bin Ein Berliner“.
Roba pesante e importante.
Molto rilevante secondo me anche in questo caso specifico e la capacità delle istituzioni mondiali di gestire una potenziale pandemia.


IL PROFESSORE INGLESE

Da un po’ seguo i video del Dr. John Campbell, un professore inglese.

Come tutto in Youtube non sai se è roba seria o spazzatura per fare soldi.
Quindi lo ascoltavo con sospetto, mi segnavo cosa diceva e vedevo se poi i fatti lo avrebbero contraddetto o meno.

Finora ha sempre indicato rischi che poi si sono rivelati corretti: ben prima della OMS.
Cioè lui avvertiva di cose che la OMS negava e puntualmente una settimana dopo la OMS confermava.

E si basava sempre su dai ufficiali, non su complotti.

Ieri ha detto una cosa grave: le autorità cinesi hanno confermato che il virus viaggia anche per via aerea.

Per capirci: è diverso della diffusione via goccioline che di solito non supera i due metri (starnuti, tosse ecc….) e che al massimo fa cadere i virus sulla scrivania che se poi tocchi rischia di infettarti.

La notizia sarebbe che può passare da stanza a stanza e volare per decine o centinaia di metri.

Questo si aggiunge ad un altro sospetto: la trasmissione per altre vie.
Un infetto al quinto piano può anche in teoria infettare gli inquilini del primo piano nel caso in cui ci sia un rigurgito delle fognature (a quanto pare è successo a Hong Kong).

Ho cercato anche altre fonti e non tutti sono d’accordo.
In ogni caso non sono nemmeno voci di corridoio, ma un’affermazione ufficiale.
Alcuni giornali esteri ne parlano, specificando che dipende da varie condizioni (durata dell’esposizione, aereazione dell’ambiente ecc…).

In Italia non se ne parla (ancora) sui giornali.
Repubblica oggi scrive:

Si è parlato di contagio attraverso i tubi dell’acqua o i condotti di aerazione, ma non c’è nulla che lo confermi.

Nulla a parte le autorità cinesi che sappiamo bene sono poco affidabili ma quando mentono tendono piuttosto a minimizzare, non certo ad esagerare.

Ecco il video.
Se non capite bene l’inglese potete usare i sottotitoli automatici in italiano di Youtube ciccando sui settaggi.
Giudicate voi.


EPIDEMIA IN ITALIA: COSA DEVONO FARE GLI HOST?

Ecco purtroppo i primi decessi in Italia e i numeri dei contagiati in forte aumento.
Inizia il panico.
Da oggi nulla è come prima per chi lavora nel nostro settore.

Cosa cambierà? Come difendersi? Come reagire?
Non lo so, ma posso condividere alcuni pensieri.

1) ADDIO AI TURISTI?
Prepariamoci che adesso iniziano ad arrivare le cancellazioni e meno persone vorranno venire in Italia.
Ieri avevamo 3 contagiati, oggi 55, tra poco forse 100 e chissà quanti altri.

Siamo il primo paese non asiatico per numero contagi.

2) CASE IN CAMPAGNA
È possibile che comincino ad arrivare prenotazioni per 1/2/3 mesi (da adesso a Maggio) per case in campagna.
Saranno:

1) I lavoratori remoti che decidono di isolarsi con le loro famiglie finché non passa tutto.

2) I cinesi che non vogliono tornare in Cina adesso e finire in città completamente bloccate come Pechino.
Mi pare di aver capito che c’è richiesta in questo senso.
Perché non aiutarli e allo stesso tempo lavorare?
Dati i recenti attacchi (vedi Firenze e Torino) nei confronti degli asiatici, molti vorranno isolarsi il più possibile.
E come dargli torto.

4) SOGGIORNI LUNGHI
Anche in città i “profughi” cinesi, asiatici e man mano sempre più gente da vari paesi che non vuole tornare o prendere un aereo, potrebbero chiedervi di restare un mese o più.
Se volete accoglierli aumentate i soggiorni minimi a 60-90 o più giorni ed aggiustate i prezzi di conseguenza.
Potete anche evitare che siano prenotabili immediatamente ma solo su richiesta.
In questo caso mettete come massimo 30 notti e “Controlla e approva manualmente le richieste di prenotazione”.
Ovviamente in questo modo vi arriveranno meno richieste ma avrete più controllo.


Questo vale solo su Airbnb: Booking accetta massimo 30 notti (assurdo, ma ci arriveranno).

Non credo ci sarà la ressa perché di case ce ne sono tante e di lavoratori remoti pochi.
Quindi prezzi non esagerati.

Ecco un testo gratuito su aspetti legali e fiscali per soggiorni lunghi.

5) SELF CHECK-IN
Nei prossimi mesi non avrete voglia di contatto umano e probabilmente anche molti dei vostri clienti.
Avere il self check-in potrebbe salvarvi la stagione e magari pure la pellaccia.


CONCLUSIONE

Spero di aver dato qualche indicazione utile.
non voglio dirvi cosa fare, il mio messaggio è semplicemente:

  • non ascoltate me o altri pseudo-guru.
  • non ascoltate SOLO i media ufficiali.
  • informatevi.

See you on the other side.

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